Tool Applicativi 03/11/2025Rent to buy immobiliareIn relazione ai contratti di Rent to buy immobiliare (di cui all'art. 23, L. n. 133/2014) il Tool gestisce: gli aspetti fiscali (tassazione ai fini delle imposte indirette e dirette) per tutta la durata del contratto, incluso l'eventuale riscatto ed i relativi aspetti contabili alla luce della soggettività del locatore/cedente e del conduttore/acquirente, distinguendo il caso in cui: siano soggetti "privati" e/o agiscano nell'ambito di un'attività d'impresa. Viene, inoltre, gestito il caso in cui il contratto preveda che, al momento dell'eventuale riscatto, rispettivamente: una quota di canoni incassata in c/prezzo sia incamerata dal cedente nell'ipotesi di mancato del riscatto da parte del conduttore una quota di canoni incassata in c/godimento sia "girata" in c/acconto a favore del conduttore che esercita l'opzione per il riscatto.
Notizie Flash 14/12/2025Antiriciclaggio: il CNDCEC invita a un impegno consapevole e continuo alla luce delle nuove vulnerabilità del sistemaCon l’informativa n. 183 del 12 dicembre 2025, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha richiamato l’attenzione degli iscritti sull’importanza di approfondire con costanza e senso di responsabilità la materia dell’antiriciclaggio, in un momento storico in cui le trasformazioni normative, tecnologiche ed economiche stanno modificando profondamente le condizioni operative degli studi professionali. Il documento prende spunto dall’attuale quadro regolatorio in vigore in materia di formazione professionale continua, per ribadire che, sebbene non vi sia un vincolo specifico annuale di crediti formativi relativi all’antiriciclaggio, la crescente esposizione al rischio giustifica l’opportunità di un impegno autonomo, mirato e strutturato da parte di ogni professionista.
Notizie Flash 14/12/2025Compensi ai professionisti e verifiche fiscali: il CNDCEC contesta la nuova misura della Legge di BilancioIl Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha preso posizione contro una delle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2026, evidenziando il carattere ingiustamente penalizzante per i liberi professionisti che operano in favore delle Pubbliche Amministrazioni. In un comunicato stampa datato 12 dicembre 2025, l’organo rappresentativo della categoria ha sollevato forti perplessità in merito a una norma già approvata in Commissione Bilancio del Senato, e sulla quale è già stata apposta la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato, che condiziona il pagamento dei compensi professionali da parte della PA alla verifica preventiva della regolarità fiscale e contributiva del prestatore d’opera Secondo quanto denunciato dal presidente Elbano de Nuccio, la disposizione in questione non prevede alcuna soglia economica: ciò implica che il blocco dei pagamenti potrà essere attivato anche per violazioni minime o omissioni marginali, con impatti immediati su compensi maturati per attività professionali già svolte a beneficio della pubblica amministrazione.
Fisco passo per passo 14/12/2025ZES unica: definite le percentuali del credito d’imposta per imprese agricole, forestali e della pescaCon il provvedimento n. 570047/2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato le percentuali effettive del credito d’imposta fruibile per gli investimenti realizzati nel corso del 2025 all’interno della Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, da parte di imprese operanti nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della silvicoltura e della pesca e acquacoltura La misura trae origine dal decreto-legge 124/2023, così come modificato dalla legge 207/2024, ed è volta a sostenere lo sviluppo del comparto primario in territori a vocazione strategica. Il provvedimento stabilisce con precisione le tre diverse aliquote di spettanza del credito d’imposta, determinate sulla base dell’ammontare complessivo delle richieste e dei limiti di spesa disponibili: 15,2538 per gli investimenti effettuati da micro, piccole e medie imprese nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli e della silvicoltura; 100 per gli investimenti effettuati da imprese attive nel settore della pesca e acquacoltura, essendo le richieste inferiori al budget disponibile; 18,4805 per gli investimenti effettuati da grandi imprese nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli Il credito d’imposta effettivamente fruibile viene calcolato moltiplicando l’importo risultante dall’ultima comunicazione integrativa validamente presentata (secondo le modalità previste nel provvedimento prot. n. 25986/2025) per le percentuali sopra indicate, con troncamento all’unità di euro.
Fisco passo per passo 14/12/2025Credito d’imposta al 100 per le Zone Logistiche Semplificate e per le aree agevolate di Marche e UmbriaCon il provvedimento n. 570036/2025, l’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato la percentuale del credito d’imposta fruibile per gli investimenti effettuati nel corso del 2025 nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e nelle aree delle regioni Marche e Umbria ammesse agli aiuti a finalità regionale ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE. Il documento fissa in misura integrale (100) la percentuale del credito d’imposta spettante ai soggetti che hanno presentato la comunicazione integrativa tra il 20 novembre e il 2 dicembre 2025, relativamente a investimenti realizzati tra il 1 gennaio e il 15 novembre 2025.
Fisco passo per passo 14/12/2025Credito d’imposta ZES unica: definita la percentuale spettante e i dati regionaliCon il provvedimento n. 570046 del 12 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fissato la percentuale definitiva del credito d’imposta fruibile dalle imprese per gli investimenti realizzati nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica), così come previsto dall’articolo 16 del decreto-legge 124/2023, convertito con modificazioni dalla legge 162/2023, e ulteriormente disciplinato dalla legge di bilancio 2025. Il provvedimento stabilisce che la percentuale effettiva del credito d’imposta spettante è pari al 60,3811 dell’importo del credito richiesto da ciascun beneficiario.
Fisco passo per passo 14/12/2025Cessione della clientela in vista della cessazione dell’attività professionale: il trattamento fiscale ai fini IVA, imposte dirette, imposta di registro e ISANel contesto della cessazione dell’attività professionale, il tema della cessione della clientela da parte di un professionista assume particolare rilievo, sia dal punto di vista contrattuale che fiscale. Con la risposta n. 311/2025, l’Agenzia delle Entrate si è pronunciata su una fattispecie concreta che offre spunti di riflessione utili in merito all’applicazione dell’IVA, all’imposizione diretta, all’imposta di registro e agli ISA.
Quesiti12/12/2025decorrenza utilizzo credito imposta 4.0 in capo ai sociSpett.le Redazione Fiscale, una società di persone ha effettuato un investimento in un bene strumentale avente caratteristiche Industria 4.0, la cui acquisizione è avvenuta tramite contratto di leasing, con le seguenti caratteristiche: maxicanone corrisposto nel corso del 2024, pari ad almeno il 20 del costo complessivo del bene, per un importo di euro 240.000; valore del bene pari a euro 1.200.000; consegna e interconnessione del bene avvenute in data 07/10/2025, come attestato da perizia rilasciata da tecnico abilitato. Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, pari a euro 240.000, risulta pertanto maturato ed utilizzabile in compensazione in capo alla società a decorrere dall' avvenuta interconnessione del bene.
L’evoluzione della Giurisprudenza 12/12/2025In caso di concordato la base imponibile va determinata considerando le passività non ancora soddisfatteNel caso di chiusura della procedura concorsuale tramite concordato, il residuo attivo deve essere calcolato tenendo conto delle passività non ancora soddisfatte. L’omologazione del concordato, infatti, non comporta l’immediato e automatico soddisfacimento dei creditori, ma fa sorgere in capo al debitore, tornato in bonis, l’obbligo di adempiere al piano concordatario.