Il finanziamento dei soci costituisce uno strumento sempre più utilizzato dalle società per procacciarsi i mezzi finanziari atti a colmare temporanee esigenze di liquidità della società. Esso è regolamentato da disposizioni di legge che la delineano sotto i diversi aspetti civilistici, fiscali e penali.
La sentenza della cassazione, sez. 2, pen., n. 11491/2017, ha precisato che i soci e gli amministratori che deliberano le suddette operazioni di finanziamento e che non sanno spiegare la provenienza delle somme transitate nei conti correnti societari, ovvero si occupano della loro realizzazione e del loro rimborso, sono penalmente responsabili per la tenuta di codesta condotta, che cristallizza l’ipotesi di dolo.