L’evoluzione della Giurisprudenza 04/11/2025Inammissibile il ricorso avverso l’estratto di ruolo se il contribuente non allega alcun pregiudizio concretoIn tema di impugnabilità dell’estratto di ruolo, in assenza di allegazione di iniziative dell'Ufficio tendenti alla riscossione delle cartelle di pagamento oggetto dell'iscrizione a ruolo, e poiché il contribuente non ha allegato alcun pregiudizio nei termini tratteggiati dall'art. 12, comma 4-bis D.P.R. n. 602 del 1973, va dichiarato inammissibile il ricorso del contribuente che non evidenzia alcuna ragione a fondamento della tutela anticipata. Lo ha stabilito la Cassazione con ordinanza 27952 del 21 ottobre 2025, con cui ha dichiarato inammissibile il ricorso introduttivo del contribuente. 
L’evoluzione della Giurisprudenza 03/11/2025Il processo verbale ricevuto prima del fallimento non va notificato al curatore: principio ribadito dalla CassazioneUn’importante pronuncia della Corte di Cassazione (ordinanza n. 25564/2025) torna a fare chiarezza su un tema ricorrente nel contenzioso tributario concorsuale: l’obbligo, o meno, di notifica al curatore fallimentare del processo verbale di constatazione (Pvc) redatto quando l’imprenditore era ancora in bonis, ai fini della validità del successivo atto impositivo. Secondo la Suprema Corte, tale notifica non è necessaria, in quanto l’atto impositivo può validamente fondarsi su un Pvc ricevuto dal contribuente prima dell’apertura della procedura concorsuale, senza che sia richiesto di allegarne copia o riprodurne il contenuto nell’avviso notificato al curatore. 
Fisco passo per passo 03/11/2025Art Bonus e nuove categorie dello spettacolo: chiarimenti per i Centri di produzione musicaCon l’Interpello 279/2025, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti rilevanti sull’accesso al credito d’imposta Art Bonus da parte delle associazioni culturali che, a seguito dell’evoluzione normativa e regolamentare, sono state riclassificate tra i Centri di produzione musica. L’interpello prende spunto dalla richiesta di un’associazione già attiva da anni nel settore concertistico e corale, che ha visto modificarsi il proprio inquadramento normativo senza, tuttavia, mutare la sostanza della propria attività. 
Fisco passo per passo 03/11/2025Concordato preventivo e tassazione delle plusvalenze: no all’estensione ai soggetti terziCon l’Interpello 280/2025, l’Agenzia delle Entrate si pronuncia su un tema di particolare rilievo per le società coinvolte in una procedura di concordato preventivo: la possibilità di applicare l’esonero dalla tassazione delle plusvalenze previsto dall’art. 86, comma 5, del TUIR anche in ipotesi di cessione di beni effettuata da un soggetto terzo. Inoltre, viene approfondito il regime fiscale della distribuzione del residuo attivo di liquidazione di una società controllata, con riferimento al combinato disposto degli articoli 47, 86 e 89 del TUIR. 
Fisco passo per passo 03/11/2025Contributo in conto impianti e reddito da lavoro autonomo: regole fiscali dopo la riforma 2024Con l’Interpello n. 277/2025 dell’Agenzia delle Entrate interviene (per la prima volta dall'introduzione della Riforma fiscale relativa al lavoro autonomo) a chiarire il trattamento contabile da riservare ai contributi in conto capitale percepiti dai professionisti. In particolare, occorre distinguere il caso in cui detti contributi siano incassati: nel medesimo periodo d'imposta di acquisizione del bene strumentale: riducono il costo fiscalmente riconosciuto dei beni a cui si riferiscono, che vanno ammortizzati sul nuovo minor valore "netto" nei periodi di imposta successivi: se, nelle more della percezione del contributo, il professionista ha dedotto le quote di ammortamento (calcolate sul costo storico) è necessario: nel periodo di imposta in cui sono incassati i contributi: rilevare una sopravvenienza attiva pari alla differenza complessiva tra le quote di ammortamento già dedotte e quelle che invece sarebbero state deducibili laddove, fin dall'inizio dell'ammortamento, il costo d'acquisto del bene fosse stato assunto al netto dei predetti contributi dal periodo d’imposta in cui sono percepiti i contributi: rilevare le quote di ammortamento deducibili assumendo il costo di acquisto del bene strumentale al netto dei predetti contributi. 
Fisco passo per passo 03/11/2025Minori ed eredità: obblighi fiscali per la dichiarazione dei redditi del de cuiusL’Agenzia delle Entrate, con l’Interpello 275/2025, affronta una questione delicata e ricorrente in materia successoria e fiscale: se un minore che ha ricevuto l’autorizzazione ad accettare un’eredità con beneficio d’inventario, ma non ha ancora completato la redazione dell’inventario, sia comunque obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi del defunto (de cuius) ai sensi dell’articolo 65 del d.P.R. 600/1973. L’istante ha sottoposto all’Amministrazione finanziaria un caso in cui il proprio figlio, minore d’età, è stato designato erede di una persona defunta nel marzo 2025. 
Pillole Operative Fisco 03/11/2025Nuovo Bonus mamme – Circolare InpsL’art. 6 del D.L. 95/2025 ha disposto quanto segue: ha posticipato all’anno 2026 l’esonero contributivo parziale per le donne lavoratrici con 2 o più figli, inizialmente previsto a decorrere dal 2025 (a tal fine ha modificato l’art. 1, co. 219, della L. 207/2024); ha previsto, nelle more dell'attuazione di quanto previsto dal citato co. 219, per l'anno 2025, per le lavoratrici madri dipendenti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali e la gestione separata Inps, con 2 figli e fino al mese del compimento del 10 anno da parte del 2 figlio, il riconoscimento dall'Inps, a domanda, di una somma, non imponibile ai fini fiscali e contributivi, pari a  40 mensili, per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell'attività di lavoro autonomo, da corrispondere alla madre lavoratrice titolare di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua. La medesima somma è riconosciuta anche alle madri lavoratrici dipendenti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali e la gestione separata, con più di 2 figli e fino al mese di compimento del 18 anno del figlio più piccolo, per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell'attività di lavoro autonomo, titolari di reddito da lavoro non superiore a  40.000 su base annua, a condizione che il reddito da lavoro non consegua da attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato e, in ogni caso, per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell'attività di lavoro autonomo non coincidenti con quelli di vigenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.