Il nuovo regime delle perdite fiscali: coordinamento, limiti e disapplicazioni alla luce delle modifiche del D.lgs. 192/2024

Il tool determina la quota detraibile degli oneri delle persone fisiche alla luce delle novità introdotte dalla Riforma dell'Irpef (art. 1, D.lgs 216/2023) e dalla Legge di Bilancio 2025. In particolare viene applicato il conteggio riferito al duplice limite: in caso di reddito dichiarato superiore a . 75.000 (art. 16-ter, Tuir), parametrato anche al numero dei figli a carico in caso di reddito dichiarato superiore a . 120.000 o a . 240.000 (art. 15, co. 3-bis, Tuir).

Videocorso del: 10 Luglio 2025 alle 15.00 - 18.00 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l'Accreditato ODCEC Patti (Me) - (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2025, è entrata in vigore la Legge 5 giugno 2025, n. 79, che converte, con modificazioni, il decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, contenente interventi urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e misure operative per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. La legge entra in vigore ufficialmente il 7 giugno 2025 e introduce una serie di innovazioni significative, sia in ambito scolastico sia nel settore della ricerca e formazione universitaria.

In data 6 giugno 2025, l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha avviato una fase di consultazione pubblica per raccogliere osservazioni su un complesso pacchetto di proposte di emendamento ai principi contabili nazionali, elaborate a seguito di richieste di chiarimento operative pervenute da professionisti, operatori economici e interpreti della prassi contabile. Le osservazioni e i commenti potranno essere inviati all’OIC entro il termine del 31 luglio 2025.

L’attuazione della riforma fiscale prevista dalla Legge Delega n. 111/2023 ha portato alla revisione del trattamento delle perdite fiscali riportabili, con specifico riferimento all’articolo 84 del TUIR, ridefinito dall’articolo 15 del D.lgs. 192/2024. Le novità introdotte, efficaci per le operazioni poste in essere a partire dal periodo d’imposta 2024, interessano molteplici aspetti sostanziali e procedurali della disciplina previgente, con l’intento di renderla più omogenea, semplificata e coerente con altri istituti dell’ordinamento tributario.

Una recente pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione europea, datata 6 giugno 2025, ha affrontato una questione centrale in materia di fiscalità indiretta applicabile alle garanzie fornite nell’ambito dei prestiti obbligazionari. La decisione della Corte fornisce un’interpretazione chiara e vincolante circa l’applicabilità dell’imposta di bollo, delineando i confini entro cui gli Stati membri possono legittimamente esercitare la loro potestà impositiva su queste operazioni finanziarie.

Una recente pronuncia della Corte di cassazione – la sentenza n. 10694/2025 – ha riaffermato un principio cardine in materia di determinazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di quote societarie: l’obbligo di dichiarazione sorge al momento della stipula del contratto, indipendentemente dal fatto che il corrispettivo pattuito venga effettivamente incassato. La vicenda oggetto del giudizio Il contenzioso nasce da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di un contribuente, accusato di omessa dichiarazione di una plusvalenza conseguita nel 2008 a seguito della cessione di quote di una società.

Con il Messaggio n. 1796 del 6 giugno 2025, l’INPS ha comunicato l’avvenuta implementazione del servizio digitale volto a consentire il subentro del genitore superstite nella domanda di Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU), anche nel caso in cui lo stesso non fosse stato indicato nella domanda originaria decaduta a seguito del decesso del genitore richiedente. Premessa normativa e tecnica L’intervento si inserisce nel solco già tracciato dalla Circolare n. 76 del 10 agosto 2023, la quale aveva fornito istruzioni operative per l’aggiornamento o il reintegro delle domande di AUU nei casi di decesso di uno dei genitori, a partire dal 1 giugno 2023, e nei casi più gravi di decesso di entrambi i genitori o dell’unico genitore nei nuclei monogenitoriali.

Con la RM 39/E pubblicata il 6 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha istituito specifici codici tributo per agevolare il versamento, mediante modello F24, dell’imposta di bollo calcolata sino al 2024, relativa ai contratti di assicurazione sulla vita ancora in essere alla data del 1 gennaio 2025. Contesto normativo: disposizioni della Legge n. 207/2024 Alla base del provvedimento vi sono i commi 87 e 88 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, che hanno ridefinito le modalità di versamento dell’imposta di bollo dovuta su questa particolare tipologia contrattuale.

Con la RM 38/E del 6 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha istituito specifici codici tributo per consentire il corretto versamento, tramite modello F24, dei maggiori acconti dovuti a seguito del differimento della deducibilità di alcune componenti negative di reddito, come previsto dalla legge 30 dicembre 2024, n. 207. Contesto normativo: il differimento della deducibilità La base giuridica di riferimento è contenuta nei commi da 14 a 20 dell’articolo 1 della legge 207/2024, che disciplina, per alcuni soggetti, il differimento della deducibilità – ai fini IRES e IRAP – di determinate componenti negative di reddito.

Gli importi dovuti a titolo di sanzione amministrativa per la mancata compilazione del quadro RW non rilevano automaticamente ai fini della configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta di cui all’art. 11 del d.lgs. 74/2000 ma solo quando, in virtù della presunzione di reddito, venga contestato l’omesso versamento Irpef ed a condizione che siano compiuti atti dispositivi fraudolenti idonei a mettere in pericolo in tutto o in parte la riscossione coattiva. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 20649 del 4 giugno 2025, ha respinto il ricorso della Procura.

Con la sentenza del 5 giugno 2025, pronunciata nella causa C-685/2023, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha affrontato una questione particolarmente rilevante in tema di imposizione indiretta sulla raccolta di capitali e, nello specifico, sull’applicazione dell’imposta di bollo su garanzie reali e personali fornite a supporto di prestiti obbligazionari. La decisione chiarisce i confini tra ciò che è effettivamente vietato tassare in virtù della direttiva 2008/7/CE e ciò che può invece rientrare nella sfera di autonomia fiscale degli Stati membri.

A partire da ieri 5/06/2025 e fino alle ore 23:59 del 5/08/2025, è possibile presentare le istanze di accesso al credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive effettuate nel 3 trimestre dell’anno 2023. La trasmissione delle domande deve avvenire tramite la piattaforma telematica disponibile sul sito del Dipartimento per lo Sport, unico canale valido ai fini dell’ammissibilità della richiesta.

Il recente Provv. 5/06/2025, n. 244832, è stato emanato con l'obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti che, in sede di dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2021, hanno riportato in modo inesatto o incoerente le informazioni relative agli aiuti di Stato e agli aiuti in regime de minimis. L’anomalia, in particolare, ha impedito la corretta registrazione degli aiuti nei registri ufficiali RNA, SIAN e SIPA.