Con la sentenza del 5 giugno 2025, pronunciata nella causa C-685/2023, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha affrontato una questione particolarmente rilevante in tema di imposizione indiretta sulla raccolta di capitali e, nello specifico, sull’applicazione dell’imposta di bollo su garanzie reali e personali fornite a supporto di prestiti obbligazionari. La decisione chiarisce i confini tra ciò che è effettivamente vietato tassare in virtù della direttiva 2008/7/CE e ciò che può invece rientrare nella sfera di autonomia fiscale degli Stati membri.