Con la Risposta n. 39/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento sulla destinazione dei beni confiscati e sulla loro rilevanza fiscale, in particolare per quanto riguarda l'estinzione dei crediti erariali per confusione, prevista dall’articolo 50, comma 2, del Decreto Legislativo n. 159/2011 (Codice Antimafia). Il quesito era stato posto da una società che, pur essendo stata oggetto di confisca definitiva, ha continuato a operare senza che fosse adottato un provvedimento di destinazione definitiva dell’azienda da parte dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC).