Per il sindacato di categoria le scadenze del 2025 saranno insostenibili per i commercialisti, che richiedono una “opportuna rimodulazione” che tenga conto dei “tempi e delle fasi di lavorazione degli studi professionali”.
Dopo l’intervento dell’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC), che ha sollevato la questione durante un incontro con il Viceministro Leo a Roma, anche l’Associazione Dottori Commercialisti (ADC) ha espresso preoccupazioni simili.