“Per incentivare l’adesione dei contribuenti a concordato preventivo e cooperative compliance occorrono ulteriori misure che diano certezza sui benefici riconosciuti a chi decide di avvalersi di tali nuovi strumenti di compliance, fortemente voluti dalla riforma fiscale, che favoriscono l’interlocuzione preventiva tra contribuenti e amministrazione finanziaria con l’obiettivo di ridurre, se non di eliminare del tutto, i controlli ex post e di favorire la certezza del diritto ”. È quanto affermato da Salvatore Regalbuto, Tesoriere nazionale dei commercialisti con delega alla fiscalità, che domani sarà in audizione parlamentare sul correttivo fiscale assieme a Pasquale Saggese, Coordinatore della Fondazione nazionale di ricerca della categoria.