In tema di indagini finanziarie deve essere annullato l’accertamento emesso per i versamenti sospetti sul conto se dall’istruttoria emerge che non sono altro che la restituzione di un prestito in banca. A tal fine sono risultati decisivi le dichiarazioni di un familiare confermate da estratti conto contenenti precise e congruenti tracce documentali delle operazioni poste in essere.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 27654 del 12 ottobre 2021, ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.