Bonus locazioni: spetta anche nel caso di escussione della fideiussione

In relazione ai contratti di Rent to buy immobiliare (di cui all'art. 23, L. n. 133/2014) il Tool gestisce: gli aspetti fiscali (tassazione ai fini delle imposte indirette e dirette) per tutta la durata del contratto, incluso l'eventuale riscatto ed i relativi aspetti contabili alla luce della soggettività del locatore/cedente e del conduttore/acquirente, distinguendo il caso in cui: siano soggetti "privati" e/o agiscano nell'ambito di un'attività d'impresa. Viene, inoltre, gestito il caso in cui il contratto preveda che, al momento dell'eventuale riscatto, rispettivamente: una quota di canoni incassata in c/prezzo sia incamerata dal cedente nell'ipotesi di mancato del riscatto da parte del conduttore una quota di canoni incassata in c/godimento sia "girata" in c/acconto a favore del conduttore che esercita l'opzione per il riscatto.

Con decisione del 9 dicembre 2025, la Commissione europea ha autorizzato un regime italiano di aiuti di Stato dal valore complessivo di 1,5 miliardi di euro, finalizzato a potenziare la capacità produttiva di tecnologie pulite e sostenere gli investimenti strategici nelle filiere legate alla transizione ecologica e industriale. L’iniziativa si inserisce nel quadro del patto per l’industria pulita, adottato il 25 giugno 2025, che ha introdotto una nuova disciplina europea in materia di aiuti di Stato mirata a supportare l’economia a zero emissioni nette.

Con il decreto direttoriale n. 661236 del 9 dicembre 2025, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha disposto una seconda proroga in relazione alla misura Macchinari e beni strumentali, inserita nel più ampio Fondo di parte capitale a sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Il nuovo provvedimento sposta la scadenza per la presentazione delle richieste di erogazione dei contributi dal 31 dicembre 2025 al 30 aprile 2026, allo scopo di tutelare le imprese beneficiarie della misura ed evitare che una scadenza troppo ravvicinata comprometta i tempi tecnici per completare gli investimenti e trasmettere la relativa documentazione.

Con l’informativa n. 183 del 9 dicembre 2025, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha comunicato agli iscritti una rilevante iniziativa promossa dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). L’intervento si inserisce nell’ambito delle azioni di rafforzamento degli strumenti digitali per la gestione della prevenzione della corruzione e della trasparenza, e prevede il coinvolgimento diretto degli Ordini professionali in una fase sperimentale della nuova piattaforma digitale dedicata alla redazione guidata del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT).

Con comunicazione del 9 dicembre 2025, l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha reso note le modifiche ufficiali a cinque principi contabili nazionali: si tratta di un aggiornamento mirato ad allineare la disciplina contabile italiana alla prassi economica in evoluzione e a fornire risposte interpretative a problematiche ricorrenti riscontrate in sede applicativa. Le novità normative si applicano obbligatoriamente a partire dai bilanci relativi agli esercizi che iniziano dal 1 gennaio 2026, ma le imprese avranno facoltà di adottarle in via anticipata già nei bilanci del 2025, offrendo così la possibilità di un’implementazione graduale.

Con la sentenza n. 283 del 9 dicembre 2025, la Corte Costituzionale ha sollevato profili critici sull’attuale sistema di determinazione dell’onere fiscale minimo (OFM) previsto per le sigarette, mettendo in discussione la coerenza del meccanismo italiano con il principio di proporzionalità tutelato dal diritto dell’Unione Europea. Il nodo centrale riguarda l’effetto penalizzante che l’OFM esercita in particolare sui produttori di fascia bassa, incidendo sulla libertà di determinazione dei prezzi riconosciuta agli operatori dal quadro normativo comunitario.

Dal 8 dicembre 2025 è attiva la nuova procedura telematica che consente ai contribuenti di conferire una delega unica agli intermediari fiscali per l’utilizzo dei servizi online messi a disposizione sia dall’Agenzia delle Entrate sia dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Si tratta di un importante passo avanti verso la semplificazione operativa per cittadini e professionisti, in quanto con un’unica comunicazione è ora possibile abilitare un professionista di fiducia a operare in entrambi i portali istituzionali, accedendo così alle rispettive aree riservate e gestendo con maggiore fluidità pratiche tributarie e di riscossione La delega unica ha una durata massima pari al 31 dicembre del quarto anno successivo alla data di conferimento.

La legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207), all’articolo 1, comma 354, ha introdotto una misura fiscale agevolata con imposta sostitutiva del 5 per i compensi da lavoro straordinario erogati agli infermieri dipendenti delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale (SSN). La disposizione ha sollevato dubbi interpretativi circa l’applicazione dell’aliquota ridotta a tipologie di attività complementari o collegate allo straordinario ordinario, tra cui le ore di pronta disponibilità e le prestazioni svolte in sede elettorale.

Con l’Interpello 307/2025, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per chiarire il regime fiscale applicabile ai compensi corrisposti ai membri di commissioni e collegi, concentrandosi sul caso specifico di un magistrato designato come presidente di un Collegio Consultivo Tecnico (CCT). Il contribuente, magistrato autorizzato dalla propria amministrazione ad assumere l’incarico di presidente del CCT presso un ente esterno, ha sottoposto istanza d’interpello all’Amministrazione finanziaria per chiarire la corretta qualificazione fiscale dei compensi percepiti.

Videocorso del: 09 Gennaio 2025 alle 09.30 - 12.30 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l'Accreditamento presso l'ODCEC di Patti (ME) per il riconoscimento di n. 3 crediti formativi.

Nel caso di utilizzo del redditometro da parte dell’Agenzia delle entrate opera una presunzione legale iuris tantum di capacità contributiva: spetta al contribuente, quindi, dimostrare che le spese contestate sono state finanziate con redditi esenti, non imponibili o comunque diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 31114 del 28 novembre 2025, con cui ha rigettato il ricorso di un contribuente.