In questi ultimi giorni il sistema Italia è chiamato ad un notevole sforzo collegato all’emergenza epidemiologica in atto. Tale sforzo si estende anche a quello interpretativo di norme (obbligatoriamente) convulse, che si avvicendano l’una all’altra, senza che gli uffici preposti abbiano il tempo di fornire gli opportuni chiarimenti.
Tali chiarimenti avrebbero dovuto accompagnare direttamente il DPCM del Consiglio dei Ministri (talvolta è sufficiente qualche riga di commento per di svelare questioni complicate), ma così non è stato. Ciò implica una serie di dubbi interpretativi cui sono chiamati non solo gli operatori del comparto produttivo, ma anche i verificatori “sul campo”.