L’art. 22 del D.L. n. 124/2019 introduce un credito d’imposta a beneficio
sulle commissioni addebitate in relazione ai pagamenti elettronici ricevuti da privati.
Il suddetto credito d'imposta è calcolato sull’importo delle commissioni, addebitate per l’incasso di operazioni effettuate, a partire dal 1° luglio 2020.
La disposizione, come evidenziato nella relazione illustrativa, è finalizzata ad incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili nelle operazioni verso i consumatori finali e fa da contrappeso alla revisione del limite di utilizzo del contante, prevista dal decreto fiscale, con l’abbassamento della soglia da 3.000 a 2.000 euro a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino a 1.000 euro dal 1° gennaio 2022.