“Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, i cui bilanci presentano squilibri strutturali in grado di provocare il dissesto finanziario, adottano programmi pluriennali di riequilibrio finanziario, condivisi con le regioni, nei quali possono prevedere l'aumento del diritto annuale fino a un massimo del 50 per cento. Il Ministro dello sviluppo economico, valutata l'idoneità delle misure contenute nel programma, su richiesta dell'Unioncamere, autorizza l'aumento del diritto annuale per gli esercizi di riferimento”.
E’ quanto stabilito dal comma 784 dell’articolo 1 della Legge n. 205 del 2017, ovvero la Legge di Bilancio 2018. Pertanto, qualora si verificheranno degli squilibri strutturali ai bilanci della Camere di Commercio, queste, potranno incrementare il diritto annuale, in modo tale da cercar di equilibrarle i propri bilanci.