
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 185 depositata il 16 dicembre 2025, ha rigettato le censure sollevate in merito alla riformulazione del reato di traffico di influenze illecite, introdotta con la riforma penale del 2024. Al centro della questione, l’asserita violazione degli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione di Strasburgo sulla corruzione, alla luce della nuova e più restrittiva definizione della fattispecie incriminatrice.