
La definizione della controversia da parte di una società di persone non si applica automaticamente ai singoli soci. L’amministrazione finanziaria, infatti, mantiene il potere di accertamento nei confronti dei soci, i quali devono presentare proprie istanze per beneficiare del condono.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 30567 del 20 novembre 2025, con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.