
Legittimo il sequestro preventivo a carico della società anche se il legale rappresentante è stato assolto dall’imputazione di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. E ciò perché si tratta solo del vertice formale della srl, mentre il reato tributario è stato compiuto dagli amministratori di fatto, che comunque svolgono un ruolo di gestione dell’azienda stabile e continuativo: la società, dunque, non può essere ritenuta estranea al reato perché la condotta dei suoi veri “dominus” è finalizzata a far ottenere alla srl un profitto sotto forma di risparmio di spesa che deriva dall’evasione delle imposte; profitto che, dunque, deve essere confiscato in via diretta sul conto corrente della società perché il reato è stato compiuto a vantaggio dell’ente.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 36683 del 12 novembre 2025, con cui ha accolto il ricorso della Procura.