La Corte di giustizia della UE, con la sentenza del 1° agosto 2025 nella causa C‑602/24, ha fornito una lettura ampia dell’ambito applicativo dell’esenzione IVA per le esportazioni verso Paesi terzi, stabilendo che può essere riconosciuta anche in assenza di un accordo specifico tra le parti e persino qualora il fornitore non sia stato informato dell’intenzione dell’acquirente di esportare i beni al di fuori dell’Unione.
L’operazione, inizialmente qualificata come una cessione intraUE, è stata in seguito eseguita come esportazione extra-UE: nonostante ciò, secondo la Corte, essa può comunque beneficiare dell’esenzione dall’Iva, a condizione che ne siano verificati i presupposti sostanziali.