Con la sentenza del 1° agosto 2025 (causa C-794/2023), la Corte di giustizia dell’Unione europea interviene nuovamente sul tema del recupero dell’IVA indebitamente addebitata in fattura, chiarendo la possibilità, in capo all’Amministrazione tributaria nazionale, di ricorrere a una stima (anche “massiva”) per quantificare l’imposta dovuta in caso di fatturazione semplificata. Il tutto nel rispetto dei principi di neutralità fiscale, proporzionalità e delle garanzie difensive del contribuente.