Anche dopo la riforma fiscale 2024 scatta la condanna per l’omesso versamento Iva quando viene superata la soglia del 10%. Sono irrilevanti, ai fini della speciale tenuità del fatto, gli interventi finanziari personali dell'amministratore, ovvero la condotta susseguente al reato se non ricorre congiuntamente anche l’entità del danno.
È quanto affermato dalla Cassazione che, con la sentenza n. 27644 del 28 luglio 2025, ha respinto il ricorso del legale rappresentante di una spa, che aveva omesso il versamento dell’Iva per oltre 700 mila euro.