In tema di accertamenti bancari e di prova dell’origine delle somme versate su conti correnti personali, la Corte di cassazione è intervenuta con una nuova pronuncia di rilievo – ordinanza n. 18172/2025 – ribadendo la necessità, per il contribuente, di fornire una prova puntuale, analitica e specifica per superare la presunzione legale di imponibilità delle somme oggetto di indagine finanziaria. Il caso esaminato ha riguardato l’utilizzo, da parte del contribuente, dell’argomento della vincita al gioco come fonte giustificativa delle movimentazioni bancarie contestate dall’Amministrazione finanziaria. Ma, avverte la Suprema Corte, la semplice allegazione di tale circostanza non è sufficiente: serve lo scontrino originale della giocata.