Legittimo il recupero della detrazione nei confronti del figlio che ha ottenuto la cessione dell’abitazione dalla madre, per lavori di ristrutturazione decisi dalla donna, in quanto non sono stati pagati con la modalità del cosiddetto “bonifico parlante”, necessario anche per l’acquisto dei materiali, mentre è irrilevante l’esecuzione dei lavori in economia.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 18768 del 9 luglio 2025, con cui ha rigettato il ricorso di un contribuente.