Legittimo l'accertamento allo studio associato effettuato con indagini finanziarie con recupero per masse omogenee di movimentazioni bancarie. Ciascun movimento, infatti, è indice di attività imponibile. Spetta pertanto al contribuente dimostrare che le operazioni che non trovano giustificazione sulla base delle dichiarazioni sono fiscalmente irrilevanti.
Lo ha affermato la Cassazione, con ordinanza 18273 del 4 luglio 2025, con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate nei confronti di uno studio associato e di due professionisti.