La società fallita è legittimata ad impugnare l’estratto di ruolo in caso d’inerzia del curatore. L’interesse ad evitare o revocare una dichiarazione di fallimento, nel caso in cui si dovessero ritenere insussistenti i carichi tributari, è assimilabile a quello che affiora nelle procedure previste dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 14012 del 26 maggio 2025, con cui ha accolto il ricorso della società in liquidazione.