Con la pronuncia del 26 marzo 2025, il Tribunale di Lucca – sezione fallimentare ha respinto la richiesta di omologazione di un concordato preventivo con continuità aziendale, ritenendo che la proposta non contenesse gli elementi di discontinuità gestionale necessari per superare l’opposizione manifestata dalla maggioranza dei creditori. La decisione si colloca nel solco di una giurisprudenza sempre più attenta alla concretezza e sostenibilità dei piani di ristrutturazione, soprattutto in assenza di adesione da parte delle classi più rilevanti.