Con l’ordinanza n. 50 del 17 aprile 2025, la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’art. 5, comma 1, del TUIR, nella parte in cui prevede che i redditi delle società in accomandita semplice siano attribuiti ai soci accomandanti a prescindere dalla loro percezione.
La questione era stata sollevata dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Udine, che contestava: