È illegittimo l’accertamento se l’Agenzia delle entrate non rispetta i sessanta giorni dal pvc anche se il termine di decadenza a disposizione dell’amministrazione finanziaria sta per scadere. Il termine dilatorio, infatti, è posto a garanzia del pieno dispiegarsi del contraddittorio nel procedimento, il quale che costituisce espressione dei principi costituzionali di collaborazione e buona fede tra amministrazione e contribuente e risulta diretto al migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva.
Lo ha ribadito la Cassazione con l’ordinanza 6543 del 12 marzo 2025 con cui ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle entrate.