La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 582 del 10 gennaio 2025, ha stabilito che una condotta antieconomica finalizzata a ottenere indebite detrazioni IVA e deduzioni di costi deve essere qualificata come evasione fiscale, e non come mero abuso del diritto o elusione. Il provvedimento conferma la legittimità dell’operato dell’Agenzia delle Entrate, che aveva contestato alla contribuente uno schema fraudolento volto esclusivamente a dribblare il fisco.