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L’evoluzione della Giurisprudenza 10/02/2025

Reati tributari: illegittimo il sequestro se manca il confronto tra profitto e patrimonio da confiscare

Reati tributari: illegittimo il sequestro se manca il confronto tra profitto e patrimonio da confiscare

Illegittimo il sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca per reati tributari se il periculum in mora, ossia il pericolo dovuto al ritardo che possa causare danni ai beni del patrimonio oggetto del giudizio, perché rischia di essere distratto o deteriorarsi, non è motivato a sufficienza dal gip, non essendo il provvedimento automatico ex lege. La motivazione del sequestro, quindi, non può essere considerata adeguata se è concisa. A maggior ragione se ha come oggetto somme per violazioni tributarie, la cui serialità rivelerebbe l’inclinazione degli indagati alla distrazione di risorse aziendali, secondo la tesi della procura e del gip, quando, come nel caso di specie, l’azienda ha avviato una procedura di rateizzazione del debito erariale e versato le prime tranche attraverso i modelli F24.

Lo stabilisce la terza sezione penale della Cassazione che, con la sentenza 2803 del 23 gennaio 2025, ha respinto il ricorso della procura.

Confermata la decisione del tribunale del riesame che aveva annullato il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del decreto legislativo 10.03.200 n. 74, art. 12 bis (nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto), nei confronti dei titolari di un’impresa, imputati di reati tributari, e decretato di conseguenza la restituzione dei beni. La Corte ritiene quindi che il riferimento alle pendenze erariali nella decisione del gip sia del tutto generico perché riferito alla sola esistenza dei debiti tributari per cui si procede. Non solo. Lo stesso Riesame ha rilevato che non è stato operato alcun raffronto fra l’importo del profitto dei singoli reati contestati e il patrimonio dei soggetti presso i quali il profitto medesimo avrebbe dovuto in futuro essere appreso, ciò nell’ottica di rimarcare eventuali sproporzioni.

Va di fatto giustificata la natura anticipatrice della misura cautelare anticipata per preservare il bene, spiegando il perché il bene potrebbe essere modificato, disperso o deteriorato. Del resto, anche a volersi fondare sulla sola caratterizzazione normativa della misura, il fatto che la confisca sia stabilita come “obbligatoria” non basterebbe, evidentemente, a rendere “obbligatorio” anche il sequestro ex articolo 321 Cpp, se non altro perché, sulla base di detta norma generale e onnicomprensiva, il giudice, come già osservato, “può”, e quindi non “deve”, adottare la misura cautelare.

Tra l’altro, secondo un orientamento che si sta consolidando, è illegittimo il sequestro preventivo per reati tributari che si basi esclusivamente sul fatto che il patrimonio dell’indagato risulti inferiore all’importo da confiscare. E ciò perché in caso di cautela reale finalizzata all’ablazione per equivalente del profitto del reato il giudice deve sempre motivare il periculum in mora, cioè fare una valutazione prognostica sugli eventi suscettibili di verificarsi medio tempore e tali da poter pregiudicare la confisca sul patrimonio di cui l’autore dispone, qualsiasi sia la sua entità (cfr. Cass. 6002/2024, 47912/2023 e 45533/2023).

In altri termini, il periculum in mora non può desumersi automaticamente dallo stato di incapienza dell’indagato.

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La Dichiarazione dei Redditi 2025 per le Imprese ed i Professionisti
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Novità del Mod. 730/2025 e Mod. Redditi PF 2025 (non titolari di P.I.)
Videocorso del: 29 Maggio 2025 alle 10.00 - 13.00 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l'Accreditamento ODCEC Patti (Me) - (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell'inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone "Partecipa al webinar" (nell'e-mail) qualche minuto prima dell'inizio.
Info Fisco 053 / 2530/04/2025
La Flat-Tax nell’ambito del CPB per il periodo 2024
Dopo aver esordito nella dichiarazione dei redditi 2024, come misura una tantum operante per tutti i contribuenti ad eccezione dei forfetari, la flat-tax, introdotta per premiare i contribuenti virtuosi in grado di incrementare il reddito 2023 rispetto al triennio precedente, è stata estesa a favore dei soggetti che hanno aderito al Concordato preventivo biennale. In tale ambito l’agevolazione opera in particolare: con riferimento all’intero biennio concordato, in linea generale; unicamente per il periodo 2024, per i contribuenti forfetari.
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Riduzione IVS per i neoiscritti 2025 - Le istruzioni dell'Inps
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Fisco passo per passo 30/04/2025
Concordato preventivo biennale: definite le regole per l’elaborazione delle proposte 2025-2026
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Assonime analizza le novità sui conferimenti d’azienda e di partecipazioni
Con la Circ. n. 10 di ieri, Assonime propone degli approfondimenti circa le novità introdotte dal D.Lgs. n. 192/2024 ("Riforma dell'Irpef(Ires"), con particolare attenzione alla riforma della disciplina fiscale dei conferimenti d’azienda e conferimenti di partecipazioni. Trasferimento dell’avviamento nei conferimenti d’azienda Uno dei temi centrali riguarda l’avviamento , che con la riforma deve necessariamente seguire l’azienda conferita.
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Rottamazione-quater - Scade l'istanza per la riammissione
Entro oggi, 30 aprile 2025, scade il termine per presentare l'istanza di riammissione alla Rottamazione-quater dei ruoli per i contribuenti che al 31/12/2024 sono decaduti dalla definizione agevolata a seguito del mancato/insufficiente/tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme dovute L'istanza va presentata con modalità telematiche, utilizzando l'apposita funzionalità Riammissione Rottamazione-quater disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con la procedura che varia a seconda che il richiedente acceda tramite l'area riservato o l'area pubblica. Contestualmente all’attivazione del servizio, sono state pubblicate una serie di Faq sui requisiti, sui debiti oggetto della domanda e sugli effetti della riammissione (v.
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Nuovi codici Ateco - Tra effetti sul CPB e sul reverse charge
L’introduzione dei nuovi codici Ateco 2025 genera dei dubbi applicativi sia per quanto attiene la possibile fuoriuscita dal CPB 2024-2025 (per modifica dell'attività principale) sia in relazione al reverse charge in edilizia (art. 17, co. 6, lett. a) ed a-ter), DPR 633/72), come noto collegato all'attività svolta da appaltatori e subappaltatori (CM 15/2015 e RM 99/2015). CPB 2024-2025 L’introduzione della nuova classificazione ATECO 2025 rappresenta un passaggio tecnico rilevante, con riflessi non solo statistici ma anche fiscali.
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CPB 2024 - Le conseguenze sul bilancio 2024
L’adesione al concordato preventivo biennale (CPB), introdotto dal D.Lgs. 13/2024, comporta rilevanti implicazioni sul bilancio redatto secondo i principi contabili OIC, sia dal punto di vista contabile che dell’informativa da fornire. Il CPB è rivolto ai contribuenti di minori dimensioni e consente di determinare, per due anni, un reddito imponibile definito in via presuntiva e vincolante, indipendente dal risultato effettivo del bilancio civilistico.
L’evoluzione della Giurisprudenza 30/04/2025
Collegi sindacali: limiti alla responsabilità applicabili anche retroattivamente, ma non la prescrizione
Con l’ordinanza n. 1981/2025, il Tribunale di Bari si è espresso su alcuni aspetti rilevanti della legge n. 35/2025, che ha modificato l’art. 2407 del Codice civile, introducendo un nuovo comma 4 e modificando il comma 2. Le modifiche sono in vigore dal 12 aprile 2025.
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Nel bilancio relativo all'esercizio 2024 devono essere rispettati gli obblighi di trasparenza previsti dalla Legge n. 124/2017, con riferimento agli importi ricevuti nel corso del 2024 e da rendicontare nel 2025.
Statici 30/04/2025
Chiusura per la Festa del 1 Maggio
Si comunica alla gentile clientela che gli Uffici della Redazione rimarranno chiusi nella giornata di Giovedì 1 e Venerdì 2 Maggio per la festa dei Lavoratori. La segreteria riaprirà regolarmente Lunedì 05 Maggio.
Notizie Flash 29/04/2025
Cittadinanza in cambio di investimenti: la Corte UE boccia il modello maltese
Con la sentenza del 29 aprile 2025 pronunciata nella causa C-181/23, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che un programma nazionale di cittadinanza fondato su investimenti diretti rappresenta una violazione del diritto dell’Unione, in quanto svuota di significato il principio di cittadinanza europea, riducendolo a una mera operazione commerciale. Il pronunciamento si riferisce in particolare al regime introdotto da Malta nel 2020, che consentiva a cittadini di Paesi terzi di ottenere la cittadinanza maltese e dunque quella europea a fronte di un corrispettivo economico predeterminato.
Notizie Flash 29/04/2025
Decreto Bollette 2025: le principali novità dopo la legge di conversione
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile 2025, la legge 24 aprile 2025, n. 60 ha convertito con modifiche il decreto-legge n. 19/2025, noto come Decreto Bollette, rendendo definitive una serie di misure a favore di famiglie, imprese, enti pubblici e soggetti vulnerabili. Il testo convertito ha introdotto integrazioni e correzioni che intervengono in ambiti diversi, dalla disciplina dei fringe benefit per le auto aziendali al bonus elettrodomestici, fino al rafforzamento della disciplina delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e a misure mirate di contenimento del costo dell’energia.