Legittimo l’accertamento induttivo dell’Agenzia delle entrate che prova per presunzioni l’esistenza di una società di fatto. L’apparenza del vincolo sociale nei confronti dei terzi è uno dei possibili indici presuntivi utilizzabili dall’amministrazione finanziaria per provare la reale sussistenza della società, i cui elementi costitutivi devono comunque sussistere ai fini fiscali, a differenza di quanto accade in ambito civilistico dove, per la tutela dell’affidamenti dei terzi, basta l’esteriorizzazione del vincolo.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 2123 del 29 gennaio 2025, con cui ha rigettato il ricorso di alcuni contribuenti.