L'accertamento con adesione relativo a un periodo d'imposta, tra l’altro relativo ad un socio, non inibisce, nei confronti della società, gli accertamenti dell’Agenzia delle entrate per anni successivi. In presenza di comportamenti elusivi il contribuente non può infatti considerarsi sorpreso dall'attività svolta dall'amministrazione finanziaria.
Lo ha ricordato la Cassazione con sentenza 1285 del 20 gennaio 2025, con cui ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle entrate in relazione a un'operazione elusiva mascherata sotto forma di ripianamento di un debito di una società.