Illegittima la condanna per reati fiscali come amministratore di fatto della società soltanto perché l’interessato ha la procura a vendere gli immobili: il procuratore, infatti, deve pur sempre rendere conto a chi lo ha incaricato, mentre per ritenere che qualcuno sia il vero dominus dell’impresa bisogna dimostrare lo stabile inserimento nella compagine con funzioni direttive. Il fatto poi che sia la stessa persona a confrontarsi con gli inquirenti durante la verifica fiscale dimostra senz’altro la conoscenza ma non anche l’ingerenza nelle vicende contestate e nella gestione della società.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 41891 del 14 novembre 2024 con cui ha accolto il ricorso di uno dei coimputati. Per gli altri due la condanna diventa definitiva.