Può essere assolto dal reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti l’amministratore che fa sì affari con una società sospetta, ma che è di sicuro operativa.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con sentenza 16442 del 19 aprile 2024, ha accolto il ricorso dell’imputato che rivendicava il verdetto con il quale la Ctr aveva annullato gli accertamenti.