Non è elusiva la fusione per incorporazione di una società in perdita che è in grado di fornire vantaggi all’incorporante sul piano produttivo ed organizzativo. Il giudice deve verificare la sussistenza di un’effettiva ragione economica dell’operazione, che può consistere in finalità organizzative e gestionali.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 10215 del 16 aprile 2024, con cui ha accolto il ricorso di una società.