Si applica l’imposta di registro in misura fissa alla sentenza che definisce l’opposizione di crediti già ammessi allo stato passivo dell’amministrazione straordinaria, magari determinandone la natura chirografaria o privilegiata. Si tratta infatti di una sentenza puramente dichiarativa di diritti a contenuto patrimoniale.
Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza 6819 del 14 marzo 2024 con cui ha accolto il ricorso incidentale della curatela del fallimento avverso la cartella di pagamento che scaturisce dall’avviso di liquidazione dell’imposta di registro in relazione alla sentenza depositata dal tribunale.