Il contribuente non può impugnare l’avviso di accertamento con la querela di falso davanti al giudice ordinario. Invece, il destinatario della sua notifica entro sessanta giorni può agire davanti al giudice tributario, autorità indicata come competente all’interno dell’atto ricevuto. Di conseguenza sbaglia la Ctr a ritenere che la dichiarazione contenuta nell’accertamento con cui si dà atto dell’esistenza di una delega di firma, sia assistita da pubblica fede ai sensi dell’art. 2699 c.c.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 5721 del 4 marzo 2024, con cui ha accolto il ricorso del contribuente.