La scrittura privata non autenticata fa prova anche contro l’amministrazione finanziaria se ci sono gli estratti conto che dimostrano i pagamenti quietanzati nella scrittura in modo da conferire alla stessa una data certa.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 3194 del 5 febbraio 2024 con cui ha accolto il ricorso della contribuente.