Va annullata la condanna per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte al contribuente che dona al figlio la casa compresa nel fondo patrimoniale. Non si può ritenere responsabile il contribuente senza prima verificare se il cespite potesse essere aggredito dal fisco, accertando se l’obbligazione tributaria è strumentale ai bisogni della famiglia oppure se il titolare del credito non ne conosceva l’estraneità a tali esigenze.
Lo ha stabilito la Cassazione con sentenza 45163 del 9 novembre 2023, con cui ha accolto il ricorso di un imputato.