Legittima la condanna per dichiarazione fraudolenta con uso di fatture false quando il corrispettivo indicato nel documento è sproporzionato rispetto alla prestazione erogata, tanto più se si tratta di una cartiera e l’emittente non possieda personale con competenze adeguate alla prestazione resa.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con sentenza 43778 del 30 ottobre 2023, ha inoltre ricordato che il reato di dichiarazione fraudolenta si configura sia in caso di fatture soggettivamente sia oggettivamente false.