In tema di reato tributari è legittimo il sequestro preventivo anche degli importi accreditati in banca alla società dopo che la Finanza ha bloccato i conti nell’indagine a carico del legale rappresentante. È sempre diretta e non per equivalente, la confisca del denaro che costituisce il profitto dell’imposta evasa; l’incasso postumo da parte della srl di crediti che preesistono all’esecuzione della misura cautelare non incide sulla qualifica delle somme come profitto del reato: il sequestro non priva la società della disponibilità dei crediti verso i terzi.
Lo ha stabilito la Cassazione con sentenza 41589 del 13 ottobre 2023.