Non può considerarsi abusiva la cessione ad un modico prezzo delle quote della società inattiva prima della vendita, coinvolta in una frode carosello. Illegittima quindi la notifica dell’avviso di accertamento societario al vecchio amministratore ritenuto autore materiale della frode, anche alla luce dell’archiviazione disposta in ambito penale.
Lo ha stabilito la Cassazione, con l’ordinanza 15684 del 5 giugno 2023, con cui ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle entrate.