
Legittima la condanna per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per l’imputato che conferisce in fondo patrimoniale alcuni immobili e successivamente ne dona uno al figlio, nonostante sia in comunione con la moglie. Si tratta di atti concatenati privi di reale giustificazione economica se non quella di sottrarre i beni al soddisfacimento delle ragioni erariali.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con sentenza 19603 del 10 maggio 2023, ha respinto il ricorso di un imprenditore.