Del reato di omessa dichiarazione risponde l’amministratore di diritto che sia subentrato e in carica al momento della scadenza dell’obbligo dichiarativo. Il fatto di essere una testa di legno costituisce argomento che, assieme ad altri elementi dimostra la deliberata scelta di abdicare ai propri doveri di amministratore in favore di gestori occulti dell’impresa, ovvero il dolo di evasione.
Comunque può ottenere la sospensione condizionale della pena il liquidatore, “spregiudicato” ma incensurato e in età avanzata, che assume la carica nonostante sia a conoscenza dell'ingente debito Iva. È infatti necessario che l'accusa provi il pericolo di reiterazione dell'illecito.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con sentenza 13090 del 29 marzo 2023, ha accolto in parte il ricorso di un professionista, ottantenne.