E' legittima la notifica dell’Ader della cartella di pagamento spedita per raccomandata con ricevuta di ritorno anche senza generalità del consegnatario e con firma illeggibile sull’avviso di ricevimento. Infatti la relazione tra il destinatario dell'atto e la persona che a cui è stata consegnata la raccomandata costituisce oggetto di un preliminare accertamento di competenza dell'ufficiale postale e la prova contraria va fornita dal destinatario con querela di falso.
Nel caso di notifica a mezzo del servizio postale ai sensi dell’art. 26 del dpr 602/1973, in cui non è prevista una relata sulla qualità del soggetto cui l’atto è consegnato (come accade per la notifica degli atti giudiziari a mezzo della legge 890/1982) l’agente postale si limita ad attestare l’avvenuta consegna al domicilio del destinatario (con conseguente presunzione di conoscenza ai sensi dell’art. 1335 c.c.) piuttosto che la consegna a mani del destinatario.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con ordinanza 1686 del 19 gennaio 2023, ha accolto il ricorso incidentale di Poste italiane contro una donna che aveva ricevuto una cartella di pagamento relativa a infrazioni del codice della strada.