Legittimo il sequestro preventivo d’urgenza nell’indagine per truffa aggravata sui bonus facciate anche colpisce il cassetto fiscale del cessionario in buona fede, che è pure indicato come persona offesa del reato contestato. Il provvedimento, infatti, ha natura impeditiva: serve a non far aggravare le conseguenze dell’illecito ipotizzato e ben può essere disposto anche a carico del terzo estraneo al reato. E chi ha acquistato il credito d’imposta ignorando che fosse privo di titolo non può utilizzarlo: portando in compensazione un beneficio fiscale inesistente compierebbe reato. Ed è l’articolo 28 ter del decreto legge 22/2022 a prevedere espressamente il sequestro a carico del cessionario.
Lo ha stabilito la Cassazione con sentenza 44647 del 23 novembre 2022 con cui ha accolto il ricorso della Procura.