In tema di accertamenti da indagini finanziarie, gli elementi rilevati attraverso le movimentazioni bancarie del contribuente rappresentano presunzioni legali relative che vanno contrastate dalla prova contraria allegata dal contribuente a cui deve seguire un esame analitico da parte dell’organo giudicante. Quest’ultimo non può infatti limitarsi a considerare inattendibile la posizione fiscale della società per il riscontro delle "movimentazioni bancarie non giustificate", invocando la presunzione legale di riconduzione a reddito dei versamenti e dei prelevamenti.
Lo ha stabilito la Cassazione, con l’ordinanza 28121 del 27 settembre 2022, con cui ha accolto il ricorso della società contribuente.