La liquidazione al congiunto-collaboratore del diritto di partecipazione all’impresa familiare non rileva come componente negativo del reddito né è deducibile dal reddito d’impresa, non ricorrendo il requisito dell’inerenza.
Lo ha affermato la Cassazione che, con l’ordinanza 40937 del 21 dicembre 2021, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.