Non basta al giudice motivare sul revirement nella giurisprudenza di legittimità per compensare le spese di lite. E ciò perché il cambio d’indirizzo interpretativo deve essere contestualizzato sotto il profilo temporale: diversamente non si comprende come sia stata valutata, rispetto al susseguirsi dei vari gradi di giudizio, la modifica del quadro di riferimento della controversia non ascrivibile alla condotta processuale delle parti.
Lo stabilisce la Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza 41360 del 23 dicembre 2021, con cui ha accolto il ricorso di una contribuente.