Spetta all’amministrazione finanziaria provare di aver notificato con una sola raccomandata due atti con diverse pretese impositive.
È quanto affermato dalla Cassazione che, con l’ordinanza n. 9224 del 6 aprile 2021, ha accolto il ricorso di un contribuente che si opponeva a due accertamenti Imu contenuti in un unico plico.