La Direzione regionale delle entrate può infatti effettuare ispezioni e verifiche anche presso i piccoli contribuenti i cui risultati possono essere utilizzati dalle Direzioni provinciali ai fini dell’emissione di atti impositivi. Ma non basta: l’accertamento è valido pure quando indica genericamente i motivi della verifica da parte degli agenti.
Lo ha sancito la Cassazione che, con l’ordinanza n. 29070 del 18 dicembre 2020, ha respinto il ricorso di una srl alla quale era stato notificato un atto impositivo dove veniva contestata la condotta antieconomica accertata durante un’ispezione da parte della DRE.