Il contribuente può far annullare l’accertamento fondato sui versamenti in banca sospetti producendo una dichiarazione giurata di chi ha donato il denaro.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 9903 del 27 maggio 2020, ha accolto il ricorso di una contribuente che, pur non dichiarando alcun reddito, aveva effettuato operazioni di versamento per 143 mila euro, recuperati a tassazione.